Credo alla fotografia come messa in scena del reale, da cui non mi aspetto mai delle risposte. Con questa convinzione, negli ultimi anni, ho seguito alcuni cantieri di demolizione e bonifica in Italia, grandi aree di trasformazione e recupero del territorio su cui si concentrano molti interessi. Non è un caso che la più grande azienda in campo edilizio internazionale sia una ditta specializzata in demolizioni controllate e che il tempo di obsolescenza di un edificio si stia contraendo sempre di più. La serie “Tutto in una notte”, realizzata tra il 2003 e il 2006 durante la demolizione notturna di alcuni ponti dell’autostrada A1 Milano-Bologna, per il passaggio della nuova linea ferroviaria veloce TAV, è una ricerca sul tempo. Il tempo/limite di ogni cantiere, che deve durare dalle 22 del sabato alle 6 della domenica successiva, quando il traffico autostradale viene chiuso in entrambe le direzioni, ma anche il tempo sospeso e dilatato di una rappresentazione teatrale senza prove generali nè repliche, i cui attori principali sono uomini e macchine.
Anno:
Rubiera, 2003 per Linea di Confine
Lodi, 2005
Reggio Emilia, 2006
C-print da negativo 6×7 a colori, cm. 129 x 101.5
ed. 5 + II a.p.
Premi:
European Prize for Architectural Photography, 2005 (terzo premio)
Premio d’Arte Duchessa di Galliera, 2007
Collezioni pubbliche:
Fondazione Fotografia, Modena
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova
Linea di Confine, Rubiera